Legge stadi, infuriato Zamparini

 

“La legge sugli stadi e’ stata affossata da delinquenti fiscali e che hanno distrutto posti di lavoro”e rappresenta la ”fotografia di un Paese fallito”. Questa la dichiarazione molto critica di Maurizio Zamparini su Panorama.it. Il presidente del Palermo ha sferrato un duro attacco alla classe politica italiana caratterizzata, secondo le sue parole, dalla ” stupidità, dall’impotenza e da inadeguatezza”. Riguardo alla possibilità futura del prossimo Parlamento a riprendere in considerazione la legge sugli stadi, Zamparini ha dichiarato: “Penso che in questo Paese ci vuole una rivoluzione. Non con i fucili. Cambiare completamente indirizzo per ripartire. Gli stadi sono l’ultima cosa, ma ripartiranno anche quelli quando il Paese tornerà in mano agli italiani che lavorano e producono”. Oltre alla squadre di calcio potrebbero trarre beneficio i cittadini in quanto “sarebbero posti di lavoro a costo zero”.

Redazione Social Football

 

 

Dibattito su stadi di proprietà: Reggiana e Juventus come hanno fatto?

Giorni caldi per quanto riguarda l’argomento stadi. La legge, approvata alla Camera, staziona al Senato, e fin quando non passerà sarà molto complicato per le società costruire stadi di proprietà e gestirli autonomamente senza l’intervento dei comuni. In realtà, però, in Italia sono stati costruiti già un paio di stadi di proprietà, quello della Reggiana, lo stadio “Giglio” (cedendo così all’industria del burro i diritti sul nome dello stadio come sponsorizzazione) inaugurato nel 1995, e lo “Juventus Stadium, del 2011.

Ma se la legge non è stata approvata, come hanno fatto Reggiana e Juventus ad avere lo stadio?
Lo stadio “Giglio” di Reggio Emilia (che nel frattempo ha cambiato nome in “Stadio di Reggio Emilia città del tricolore”)  fu finanziato completamente da privati, costò circa 22 miliardi di lire. A Torino invece, nel luglio 2003 il Comune trasferì alla Juventus la proprietà del “Delle Alpi”, che di lì a poco fu demolito per poter costruire l’attuale stadio. Inoltre, ci sono altre società che stanno percorrendo lo stesso iter, come Roma e Inter che stanno cercando uno spazio su cui edificare la loro nuova casa. Mentre a breve termine inizieranno i lavori di ristrutturazione al “Fiuli” di Udine e al “San Nicola” di Bari, dove verranno eliminate le piste di atletica.

Lo stadio di Monaco, Allianz Arena, uno dei migliori stadi d’Europa.

Quindi, in conclusione, si può dire che laddove si riesca a trovare un accordo tra le amministrazioni comunali e le società di calcio, la tanto decantata legge, attualmente parcheggiata al Senato della Repubblica, potrebbe ritenersi superflua.

Redazione Social Football