La strana storia di Manuel Neuer: il campione “sopportato”

Standard

Manuel Neuer nasce a Gelsenkirchen nell’allora Germania Ovest, in una città ben lontana sia geograficamente che culturalmente dalla Baviera dov’è approdato la scorsa estate.

Il giovane della Nordrhein-Westfalen comincia a giocare a pallone a cinque anni nella squadra della sua città: lo Schalke 04. Nel 2005, dopo aver giocato in tutte le rappresentative giovanili, firma il suo primo contratto da professionista con lo Schalke e corona il suo sogno di bambino. Nell’agosto 2010, dopo la cessione di Westermann, diventa capitano dello Schalke. Il piazzamento finale in campionato non sarà soddisfacente, lo Schalke finirà la stagione all’ottavo posto, ma la cavalcata che porterà la squadra di Gelsenkirchen a giocarsi la semifinale di Champions League contro il Manchester United sarà leggendaria e terrà tutti i tifosi tedeschi con il fiato sospeso. Proprio in Champions il portierone darà sfoggio di tutto il suo talento, soprattutto nella semifinale d’andata alla Veltins Arena dove nonostante il risultato (0-2) Neuer parerà tutto il parabile, consacrandosi definitivamente al grande pubblico europeo.

Fino a qui la storia del ragazzo di Gelsenkirchen sembra un sogno, il pubblico lo ama, la nazionale tedesca punta tutto su di lui come erede di Oliver Khan e i più grandi club europei lo corteggiano. Purtroppo non tutto è oro quel che luccica, ad aprile 2010 il portiere dichiara di non voler rinnovare il contratto in scadenza a luglio 2012 e palesa alla società di voler essere ceduto. I tifosi non prendono benissimo la notizia e il loro umore peggiora ulteriormente quando a giugno viene ufficializzata la cessione per 22 milioni di euro agli eterni rivali del Bayern Monaco. Se i tifosi dello Schalke non la prendono bene i tifosi bavaresi non sono da meno. Non è accettabile, soprattutto per gli orgogliosissimi tifosi della curva sud dell’Allianz Arena, che a difendere la loro porta sia un tifoso della squadra di Gelsenkirchen, non solo, i tifosi del Bayern rinfacciano a Neuer di aver preso in giro un dei loro idoli, Oliver Kahn. Difatti, dopo la vittoria dello Schalke contro il Bayern a monaco il 25 aprile 2009, il portiere imitò l’esultanza fatta da Kahn nel 2001 dopo aver vinto il campionato proprio contro lo Schalke, semplicemente troppo per l’orgoglio bavarese.

Comincia così l’incubo di Manuel Neuer, rinnegato dai tifosi della sua città natale e osteggiato da quelli della sua nuova squadra. Le preoccupazioni maggiori sono però per la società bavarese, che cercherà un modo per salvaguardare il proprio investimento facendo si che il portiere possa difendere i pali della squadra di monaco senza pensieri.

Così a luglio 2011 una rappresentativa dei tifosi del Bayern incontra il portiere originario di Gelsenkirchen e senza troppi giri di parole gli spiegano che se vuole giocare al Bayern lo deve fare alle loro condizioni. E’ allora che viene accettato e firmato il “codice di condotta” stilato proprio dai tifosi bavaresi a cui il portiere deve attenersi. Il codice contiene 5 semplici regole che il portiere deve rispettare:

  1. Neuer non potrà mai andare sotto la curva dei supporter del Bayern
  2. Neuer non potrà mai baciare la maglia del Bayern
  3. Neuer non potrà mai intonare le note dell’inno del Bayern
  4. Neuer non potrà mai commentare il comportamento dei tifosi del Bayern
  5. Neuer non potrà mai lanciare la sua maglia ai tifosi del Bayern

Dopo la firma di questo “documento” i rappresentanti dei tifosi hanno rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Gli abbiamo spiegato come deve comportarsi di fronte alla nostra curva. Per quanto riguarda la nostra opinione su di lui, che potete leggere nelle nostre precedenti dichiarazioni, non è cambiato nulla. Se Manuel Neuer accetta le regole che abbiamo stabilito per quanto riguarda la sua condotta e mantiene una rispettosa distanza, non ci saranno ulteriori proteste organizzate o azioni nei suoi confronti. ”

Queste parole, non certo una dichiarazione d’amore nei confronti del portiere della nazionale, sembrano quanto meno aver stilato una tregua tra giocatore e tifosi, la domanda da porsi in questo momento è: quanto tempo resisterà il portiere in questa situazione senza mai poter esultare per un gol o peggio per la vittoria di un titolo con la maglia del Bayern?

Per ora la tregua con i suoi nuovi tifosi sembra durare, al contrario i suoi concittadini non hanno dimenticato il “tradimento” del figlio di Gelsenkirchen, che, in occasione della prima gara da avversario nella sua terra natale, ha ricevuto un’accoglienza davvero speciale. Difatti, mentre il pullman della squadra bavarese si dirigeva verso la Veltins Arena, Neuer, e tutta la squadra, ha potuto scorgere un manichino, vestito esattamente come il portiere, impiccato su un cavalcavia. Non proprio un messaggio di bentornato!

Nonostante tutto l’ascesa del classe ’86 di Gelsenkirchen sembra oramai inarrestabile e siamo sicuri che il suo futuro, anche se non in Baviera, sarà luminoso e pieno di gloria.

http://www.youtube.com/watch?v=M_u7d9ez8…

Edoardo Iannone

Lascia un commento