Forza Azzurri, quante analogie con il 2006

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Di Alberto Rossi

Con la bellissima vittoria dell’Italia sulla favoritissima Germania, gli Azzurri approdano alla finale di Euro 2012 e si contenderanno il titolo contro la Spagna, già affrontata all’esordio nella fase a gironi. La prestazione della nazionale di Prandelli è stata più che convincente, la squadra dimostra di crescere di partita in partita e tutto ciò non fa che riempire di fiducia il popolo italiano in vista del traguardo finale.

Come in ogni competizione che si rispetti, entra in gioco anche la componente scaramantica. Infatti, la ricerca di ricorrenze con momenti passati, che hanno regalato gioie alla nostra nazionale, non può mancare. In particolare con il mondiale 2006, che sappiamo tutti come è andato a finire, facendo qualche sforzo di fantasia, si possono trovare alcune coincidenze più o meno evidenti.

Ovviamente, la similitudine che salta più all’occhio riguarda l’avversario affrontato in semifinale: in entrambi i casi la vittima, come da quarant’anni a questa parte accade, è la Germania, sempre presentatasi come la favorita alla vigilia. Come nel 2006, anche quest’anno c’era il Portogallo nell’altra semifinale: sei anni fa affrontò la Francia (che, in precedenza, eliminò la Spagna), stavolta i portoghesi hanno affrontato la Spagna, che ha eliminato i francesi ai quarti.

Ci sono anche coincidenze poco piacevoli da ricordare, come lo scandalo del calcioscommesse scoppiato prima dell’Europeo, che ricorda molto la vicenda Calciopoli che non diede una bellissima immagine all’Italia al mondiale in Germania.

Le aspettative sulla nazionale azzurra, anche da parte degli stessi tifosi italiani, non sono state per niente ottimiste alla vigilia di questa manifestazione, come anche la nazionale di Lippi sei anni fa non aveva goduto di grande fiducia dall’opinione pubblica, salvo poi far ricredere tutti a suon di risultati.

Prima del mondiale tedesco, l’Italia venne eliminata alla fase a gironi di Euro2004, in seguito al famoso biscotto di Danimarca e Svezia. Quest’anno gli Azzurri sono arrivati all’Europeo per riscattare la pesante eliminazione, sempre al girone, del mondiale sudafricano di due anni prima.

Ultima nota di colore, lo stadio: la finale si giocherà allo Stadio Olimpico di Kiev, così come olimpico era anche lo stadio di Berlino, dove la nazionale alzò la coppa in quell’indimenticabile 9 luglio 2006. In questi Europei, l’Italia ha già giocato all’Olimpico di Kiev, battendo l’Inghilterra ai quarti, guarda caso, ai rigori. Sei anni fa il quinto, e ultimo, rigore lo segnò Grosso, quest’anno Diamanti: entrambi mancini, entrambi , inizialmente, giocatori non di primo piano della nazionale. Infine, in entrambi gli stadi, la pista atletica intorno al campo è azzurra, come il colore della maglia che tutti speriamo di vedere trionfante. A questo punto manca solo l’ultima coincidenza…

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