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Zeman al TG1: “De Rossi non si è integrato”

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Un fulmine a ciel sereno (si fa per dire, vista la pioggia scrosciante abbattutasi su Roma). Zdenek Zeman ai microfoni del TG1 ha esternato la propria delusione per la stagione condotta sinora da Daniele De Rossi. Le voci su un’eventuale cessione del centrocampista si susseguono da questa estate, prima con Baldini e ora con lo stesso tecnico boemo. Ecco le dichiarazioni raccolte dall’Ansa:

 “De Rossi per me non e’ una nota dolente, ma non ha reso da De Rossi. Non si e’ integrato con la squadra. Per me e’ un giocatore importante, spero renda come nelle passate stagione. Daniele si sta allenando con impegno, non si sa mai chi in settimana puo’ stare meglio o peggio. Io spero lui stia meglio. Forse e’ stato disturbato da tante voci a inizio anno, e’ da Roma non e’ da Roma, il City che lo vuole. Questo puo’ influire. Bisogna vedere da dove arrivano queste voci, a me personalmente nessuno ha chiesto di lui. Ma qualcuno dice che dieci-undici squadre sono interessate, e io ho qualche dubbio. Per me resta però un giocatore importante. Se può tornare al suo livello? Dipende da lui”

Redazione Social Football

Mourinho, il più forte di tutti

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Chiamatelo semplicemente One

 

 

di Michele De Angelis

Una voragine mediatica, è quella lasciata in Italia da Josè Mourinho, ci manca maledettamente e allora ci dobbiamo accontentare dell’eco che arriva dalla Spagna, abbastanza forte da poterla ascoltare chiaramente perché tutto sommato il mister portoghese non è cambiato più di tanto…

In attesa di continuare a far parlare in campo, aspettando di tornare a vincere in Europa, immaginando un futuro chissà dove e quando. Intanto José parla e mai senza far rumore

“Avendo già vinto praticamente tutto, divento col tempo sempre meno egoista ed egocentrico – ha detto Mourinho in un’interivsta per la televisione portoghese SIC, come riferisce anche la Gazzetta dello Sport – Mi piace sempre di più la gioia degli altri, dell’ambiente che mi circonda. Per questo vincere con l’Inter mi diede particolare piacere, perché vidi un club tornare a trionfare dopo 50 anni. Sono queste sfide che mi animano, non gli obiettivi personali”.

Seppur meno egoista lo Special One, non è di certo più umile… “In Inghilterra mi ero presentato come ‘Special One’ – ha detto ancora il tecnico portoghese – Grazie a Dio le cose sono continuate ad andar bene e, che piaccia o no, sono l’unico ad aver vinto i campionati inglese, italiano e spagnolo, ossia quelli più importanti in Europa e nel Mondo. Forse quindi invece che ‘Speciale’, dovrebbero iniziare a chiamarmi ‘Unico’”.
Spavaldo, ficcante e vincente, in fin dei conti può permettersi questo ed altro.